Gli anelli sono una disciplina della ginnastica artistica. Senza voler realizzare slanci o altre figurazioni è evidente che anche solo per salirci servono forza ed equilibrio. Due anelli appesi a un soffitto li trovate a Cornaiano, nell’ingresso della cantina di Hartmann Donà. Uno che di palestra, anche nel vino, ne ha fatta tanta, perché, dopo gli studi presso la prestigiosa facoltà di enologia di Geisenheim, e prima di essere alla guida di quella che porta il suo nome è stato, dal 1994 al 2002, l’enologo della Cantina di Terlano. Hartmann possiede vigneti in molti casi difficili da lavorare, in quanto ripidissimi. La sua gamma di etichette si divide in tre. Quelle denominate Alto Adige Doc sono caratterizzate come nell’esercizio degli anelli- da un grande equilibrio tra vitigno, annata e terroir. Una seconda linea (Liquid Stones) punta invece sullo slancio che i diversi terreni (ardesia, dolomite e granito) imprimono alla Schiava, bacca rossa molto amata da Hartmann. Infine le sue Riserve (Donà Rouge, Blanc, Noir e d’Or). Etichette che sciolgono qualsiasi riserva sul fatto che i grandi vini debbano nascere solo in certe zone.