Siamo a Jerez de la Frontera, patria di gran premi di motociclismo, ma anche dello Sherry, un vino dal sapore definito in gran parte dal suo stesso processo produttivo. In realtà ci sono molti altri fattori, forse meno decisivi, ma comunque in grado di infondere alle varie tipologie di Sherry i rispettivi nonché inconfondibili sapori. In ordine sparso si potrebbero citare i suoli, in particolar modo quelli gessosi chiamati ‘albariza’ e le varietà di uve impiegate per realizzare questo vino (Palomino, Pedro Ximénez e Moscato di Alexandria qui chiamato Moscatel). Partendo da questi caposaldi ancora oggi produce le proprie etichette l’azienda Emilio Hidalgo, giunta alla 5° generazione. Vini dal grande spettro aromatico e gustativo che in molti casi riescono, in fase di abbinamento, là dove altri vini falliscono. Uno degli esempi di questa versatilità è l’etichetta chiamata El Tresillo 1874: un vino che ha già oltre 50 anni di invecchiamento. Tra i vini dolci lascia davvero a bocca aperta il PX Santa Ana 1861, frutto di una Solera di oltre un secolo e mezzo.