3-3-2. Questo il modulo che ha portato Silver Heights, sin dalla fine degli anni ’90, al vertice della classifica della qualità del vino cinese. Mister Gao, il fondatore, per prima cosa decise di mettere a dimora nella regione di Ningxia: campo ostico, situato nella parte centro settentrionale della Cina. Le condizioni in cui crescono le piante di Cabernet, Chardonnay e Pinot Nero appartenenti ai vigneti aziendali, sono quasi folli, in quanto le viti sorgono su terreni di origine desertica, ma situate a 1200 metri slm. Per condizioni così al limite era necessario essere grandi esperti nella coltivazione dell’uva. Per questo mister Gao decise di mandare la figlia Gao Yuan, a Bordeaux. Tornata a casa dopo aver conseguito il titolo di enologo e dopo alcune esperienze in alcuni tra i più prestigiosi châteaux del bordolese, Gao Yuan si dedicò alla crescita di Silver Heights. Il modulo dell’inizio (3-3-2) con cui Silver Heights affronta il proprio lavoro è completato dal secondo numero 3, riferibile alle 3 generazioni oggi impiegate in azienda, e dal 2. In questo caso il numero si rifà a quello delle cantine che oggi rappresentano il luogo di lavoro di Silver Heights. Le strutture di vinificazione sono vicine a Xia Ying Zi e Jin Shan, vigneti aziendali che in totale coprono oggi una superficie di 70 ettari, in gran parte coltivati in regime biodinamico.
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