Quando una cosa riesce bene è difficile abbandonarla a sé stessa, anche se ormai è diventata grande. Grandi per fama, ma anche per qualità, i vini dell’AltacretA lo sono da parecchi anni. Nonostante questo Massimo Azzolini, colui che li ha visti nascere in qualità di enologo, non li ha voluti abbandonare una volta che l’azienda che li produce ha cambiato proprietario. Da consulente a titolare è stato un attimo. Così Massimo ha potuto dedicarsi con ancora più slancio a Merlot, Cabernet Sauvignon, Barbera e Malvasia di Candia, quest’ultima da vigneti di 50 anni, che ‘abitano’ quei terreni argillosi che, con il caldo estivo, s’increspano sin quasi a spaccarsi, quasi fossero creta. Da poco l’avventura di AltacretA ha sconfinato anche in Trentino, grazie a un vigneto di Chardonnay da cui ricavare il proprio Trento Doc. Uno che beneficia non solo della mano di Massimo, grande esperto di metodo classico da più di 30 anni, ma anche dal fatto che i vigneti di Chardonnay di AltacretA si arrampicano fino a 700 metri slm. In cantina non viene dispersa la carica saporita e sapida di queste uve di montagna, grazie a uno spumante che non viene sottoposto a fermentazione malolattica, ma solamente, si fa per dire, a un lungo affinamento sui lieviti: addirittura fino a 60 mesi. I vini fermi dell’azienda mantengono un timbro potente abbinato a buone doti di longevità, grazie a una vinificazione semplice, che ricorre in affinamento solamente alla botte grande (10 Hl).