Di ‘Fossa Sicca’ in Loira, in quella che diventerà l’Aoc Saumur, se ne parlava già nel 1238. Fosse Sèche oltre a essere un sito archeologico è in primo luogo uno spazio enologico popolato da molte piante sia a bacca bianca sia a bacca rossa, che in molti casi superano il mezzo secolo di età. Il domaine oggi condotto dai gemelli Adrien e Guillaume, quest’ultimo vivo per miracolo dopo un incidente. Prima che l’attenzione sul vino in senso stretto, questo domaine si è preoccupato dell’ambiante circostante, perché anche le viti amano la vita intorno a loro. Da qui discende la scelta di vitare solo 17 ettari sui 45 totali. Le piante, in particolar modo di Chenin Blanc e di Cabernet Franc, ma ci sono anche Chardonnay e Cabernet Sauvignon con percentuali davvero basse, abitano terreni ricchi di silex. Tutto intorno come detto un ecosistema, api comprese, che permette all’azienda di allontanarsi dalla monocultura in senso stretto. Con un ambiente di lavoro del genere le certificazioni, anche quelle più intransigenti, perdono di valore. In cantina il Domaine de Fosse Sèche non si preclude l’utilizzo di nessun materiale, ricorrendo a legno, anfore e uova di cemento. La gamma di etichette abbina purezza di frutto a rigore minerale.
Copyright 2021 © Vino & Design | P.IVA 01825220351 | Via del Chionso 14, 42122 – Reggio Emilia | 0522.506284 – info@vinoedesign.it | Privacy Policy – Cookie Policy