In una Langa che parla la lingua dei re grazie al Barolo, qui a Boca il vino parla quella, altissima, dei Papi. Un aneddoto del luogo ricorda infatti che un vino di queste parti, siamo in provincia di Novara, piacesse tanto al patriarca di Venezia, poi divenuto papa con il nome di Pio X, da definirlo un vino non da cardinali, bensì da papi. Su questi terreni, siamo in quello che fu un vulcano spento, formatosi 60 milioni di anni fa, la famiglia Carlone produce vini dal 1880. L’azienda ha da generazioni compreso che il vero tesoro per le loro etichette sia in primo luogo composto dai terreni che ospitano i vigneti di proprietà. Suoli poveri, acidi, dominati dal porfido, ma in grado di restituire alle varietà tipiche della zona (Nebbiolo, Vespolina, Croatina e alcune bacche bianche), snellezza, agilità di beva e complessità. Il loro Boca deriva da piante che in alcuni casi hanno mezzo secolo di età. L’affinamento viene realizzato per quasi 3 anni in botti di grandi dimensioni sia di rovere sia di legno di castagno. I vini prodotti dall’azienda Davide Carlone hanno colori delicati, ma sorsi di grande impatto non tanto rispetto alla potenza e all’intensità, quanto in virtù della quantità e della qualità delle sensazioni. I vini rossi mostrano sempre grandi capacità di affinamento.