Un indirizzo che sforna vini di classe, a un prezzo non da prima classe. Le etichette del domaine sembrano quasi economiche, rispetto al lavoro che richiedono a Frédéric e Caroline. La qualità dei loro frutti è fuori di dubbio. Lo dimostra il fatto che, fino ad alcuni anni fa, i loro grappoli erano super ricercati. I due fratelli Charrier fino agli anni ’90 decidevano di venderli. Poi la presa di coscienza e di coraggio del valore delle proprie piante, con esemplari che superano i 50 anni di età, ha fatto sì che cominciassero a vinificare i grappoli provenienti dai loro 35 ettari, suddivisi in prevalenza tra Grenache, quella nera, Syrah e Mourvèdre, vitigno quest’ultimo che cresce anche in Spagna con un altro nome e apporta generalmente ai vini in cui è impiegato colore, tannino e un sapore di erbe aromatiche e carne. Caroline, dopo studi enologici in Borgogna oggi si occupa della cantina. I vini sono realizzati con utilizzo di raspo in fase di pressatura e la fermentazione avviene solitamente in vasche di cemento.