Chi fa da sé…..fa Borgogna molto puri, profumati, forse  un po’ austeri in gioventù, ma che con il tempo sanno regalare grandi sensazioni, addirittura migliori se abbinati a cibi semplici, ma saporiti, come una merenda a base di salumi (in Italia ne abbiamo tanti e tutti eccellenti) oppure un grande pollo arrosto e persino una zuppa di pesce, bella condita e piccante. Il detto del chi fa da solo fa meglio si applica a questo domaine, in quanto in precedenza erano fornitori di négociants, mentre da alcuni decenni hanno deciso di imbottigliare le proprie uve provenienti da 8 ettari, oggi coltivati dall’ottava generazione della famiglia. In vigna la maggior parte della superficie aziendale è condotta in maniera ragionata, con una netta prevalenza percentuale del Pinot Nero, mentre il resto del vigneto non è popolato dallo Chardonnay, bensì dall’Aligoté. Un vitigno quest’ultimo che può essere definito come il ‘terzo grappolo’ della Borgogna, l’Aligoté mostra un carattere succoso, con acidità piuttosto elevata, specie se piantato su suoli ‘magri’. L’Aligoté infine pare sia geneticamente imparentato con la famiglia dei Pinot.