Un cognome magico per un’azienda che in poco tempo ha portato il nome del Maconnais allo stesso rango della Borgogna classica. Nonostante il cognome il successo aziendale è frutto di duro lavoro e nessuna magia, anche se l’ingrediente segreto qui è la passione. Quella di Olivier Merlin che prende contatto con il suo amore per la vigna sul finire degli anni ’70. Sempre la vigna, questa volta dello Jura raggiunta per fare esperienza dopo studi in enologia, gli regala l’altro amore della sua vita: Corinne, la futura moglie di Olivier. Dieci anni dopo iniziano insieme la loro avventura nel Macon recuperando un’azienda nel territorio, addirittura risalente al 1750. Nasce così la magia di Domaine Merlin. Coadiuvati dai figli Paul e Théo, il domaine si è allargato sia come ettari, oggi 22, sia nella struttura, grazie alla costruzione di una nuova cantina di vinificazione nel 2009. I loro vigneti sono dedicati allo Chardonnay da cui ricavano vini che, nel caso derivino da vigne giovani, fermentano in acciaio e poi affinano in legno. Solo legno invece per le parcelle più vecchie. Nel 2003 un’altra ‘merlinata’. Quella di Château des Quarts, azienda nel cuore del Macon, che Olivier acquisita insieme a un altro mago della Borgogna: Dominique Lafon. Poco più di 2 ettari rimasti nascosti per più di un secolo, come dimostra il fatto che le piante più giovani di Chardonnay da cui ricavare le uve per il proprio Pouilly-Fuissé hanno in media 70 anni. Le più vecchie invece sono state piantate addirittura all’inizio del ‘900.