Essere timidi alle volte fa andare in bianco. Forse questo è vero con le persone, ma con le vigne è tutta un’altra cosa. Guy è un uomo timido, nel senso che medita prima di fare le cose. L’andare in bianco, per lui, significa dedicarsi a quelle varietà come Chardonnay ed Aligoté che popolano i suoi vigneti, in gran parte situati a Meursault, che comprendono alcuni dei migliori lieux dits del villaggio. La riflessività del produttore ha fatto sì che la scelta del biologico fosse qui un passaggio obbligato per tutti quanti i 6 ettari aziendali. La certificazione è in via di definizione, visto che il processo di conversione è iniziato nel 2019. Il fatto che la timidezza e la riflessività, parlando di vino, aiutino invece parecchio, lo si coglie osservando le scelte produttive applicate in cantina. Poca estrazione e legno molto ben dosato in fase di affinamento, legno nuovo per un massimo di un quinto del totale, rendono i vini di Guy Bocard molto nitidi ed espressivi. Un’ulteriore qualità delle etichette del domaine è quella di mostrarsi già molto godibili in gioventù, il poco legno aiuta, senza che tuttavia vengano meno le doti in fase d’invecchiamento delle singole referenze.
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