Si dice che le grandi cose nascano alle volte dai piccoli gesti o dalle piccole cose. Nel vino? Uguale. Per Jean Max Roger famiglia che a Bué ha casa e cantina da secoli, i sassi, quelli piccoli chiamati caillottes, sono tutto. La famiglia Roger lo ha capito nel tempo, instaurando con i propri terreni, oggi sparsi tra le denominazioni di Sancerre, Pouilly e Menetou Salon, un rapporto molto personale, quasi intimo. I caillottes altro non sono che sassi di origine calcarea tipici dell’area di Sancerre, che caratterizzano gran parte delle parcelle aziendali. Questa connotazione geologica interagisce con il vitigno, quello di riferimento per la cantina è il Sauvignon Blanc, regalando luce e calore quando serve e permettendo che l’acqua non ristagni in casi di abbondanti piogge. Al tempo stesso questi piccoli sassi permettono alle radici di penetrare il terreno, sino a quell’argilla che si trova in profondità e che assicura al Sauvignon riserve d’acqua nel caso di annate secche. In cantina grande attenzione, anche qui caratterizzata da piccoli gesti, grazie a macerazioni afreddo, utilizzo di lieviti indigeni, acciaio e solo un po’ di legno in affinamento. Da segnalare nella gamma aziendale la cuvée Côte de Bué, di fatto un monopolio, quindi un vino ottenuto da un vigneto che Jean Max Roger non condivide con nessun altro produttore della zona.