Paolo Caciorgna è un enologo diviso tra Toscana e Sicilia. Dal lato toscano di Paolo nasce un’azienda che non fa solo vino, ma che si dedica anche alle altre colture della cultura toscana. L’amore per questa piccola azienda non si esplica solo grazie alla vite, come testimonia anche il logo aziendale. Nell’immagine che identifica le Macchie, questo il nome dell’azienda toscana di Paolo Caciorgna, non ci sono grappoli, bensì alberi stilizzati. Parte di un paesaggio tipicamente toscano che è stato ricavato da un affresco che decora la Cappella dei Magi, presente all’interno del palazzo Medici Ricciardi a Firenze. Sono infatti i boschi, i vitigni e i terreni (in gran parte sabbiosi) a determinare la qualità e la tipicità delle etichette che qui si producono. Vini esclusivamente basati sull’uva Sangiovese che, una volta arrivata in cantina, viene sottoposta a un iter produttivo che prevede fermentazioni in acciaio, malolattica in legno e affinamento nello stesso materiale, ma per periodi che non superano mai i 18 mesi.