La famiglia Myburgh produce vini in questa tenuta nello Stellenbosch da ben 8 generazioni. Meerlust, tradotto alla lettera, significa ‘il piacere del mare’. Probabilmente il nome deriva dalla vicinanza, alcuni km, da False Bay, una zona di mare molto bella, ma anche una risorsa per le vigne di queste parti. I venti freschi dell’oceano incuneandosi in questa baia, penetrano nell’entroterra seguendo percorsi simili a imbuti, rinfrescando così i vigneti dello Stellenbosch. I terreni che ospitano le vigne dell’azienda, in prevalenza a bacca rossa, sono composti da una miscela di granito e argilla. In cantina grande varietà di materiali. Il Pinot Nero non viene diraspato prima di essere vinificato in legno. La successiva fase di maturazione per questo vitigno avviene invece in botti di grandi dimensioni. Una delle etichette simbolo dell’azienda è il Rubicon ovvero il Rubicone. Come il famoso fiume valicato da Giulio Cesare, questa etichetta per Meerlust rappresenta un punto di non ritorno. Dopo un’ispirante viaggio a Bordeaux l’azienda, erano gli anni ’80, decise di produrre un taglio bordolese in Sud Africa. Non una brutta copia, ma un vino che prendendo spunto dai vini Bordeaux, li declinasse attraverso quelle peculiarità, di clima e suolo, tipiche della zona ad ovest di Città del Capo.