Tutto sua madre si dice solitamente rispetto alle somiglianze estetiche; per quelle enoiche, in particolare quelle relative a questo domaine, bisognerebbe invece dire: ‘tutto suo nonno’. Olivier Guyot nasce e cresce a Marsannay, lì dove ancora oggi lavora. Fu proprio suo nonno a dirgli, finiti gli studi, ‘bene ora che ti sei riposato, vieni a lavorare con me in vigneto”. Olivier si appassiona all’attività in vigna anche perché, complici sempre le parole del nonno, il vino si fa solamente con un grande frutto. Olivier si dedica anima e corpo alla qualità dei grappoli e, solo quando capisce come ottenerla, si sposta in cantina per apprendere come si fa il vino. Nel tempo non farà mai venir meno la cura del vigneto, in totale poco meno di 20 ettari, che da tempo ormai sono condotti in biodinamica. Il parco vitato dell’azienda prevede solo Chardonnay e Pinot Nero, sparsi in ben 14 appellazioni (compresi i prestigiosi Grand Cru di Clos-Saint-Denis e Clos de la Roche), con viti che hanno in media quasi mezzo secolo di età. Come da insegnamento del nonno, in cantina il lavoro è ‘solo’ quello di tradurre tutte le qualità dell’uva e del terroir da cui deriva. A proposito di frutto, quello del suo lavoro è stato premiato negli anni 2000 dalla Revue de France, una delle migliori riviste sul vino, che gli attribuì il titolo di più promettente giovane produttore in Borgogna.