L’unione fa la forza… e anche la complessità, la qualità, e tanto altro verrebbe da dire, guardando alla storia, ma anche al presente, della Maison Palmer & Co. Tutto comincia con 7 viticoltori nel 1947. Gli stessi comprendono immediatamente che da soli non sarebbero arrivati lontano. Insieme invece tutta un’altra cosa, come dimostrano oggi gli oltre 200 ettari suddivisi tra i tre vitigni principali della regione, comprese numerose parcelle classificate Premiers e Grands Crus nella Montagna di Reims. Un giacimento qualitativo ampio, da  cui deriva la convinzione della Maison secondo cui i propri  champagne debbano nascere innanzitutto in vigna. Dal 2014  tutto questo acquisisce una consapevolezza ulteriore, garantita da diverse certificazioni legate alla sostenibilità (HVE e VDC). L’attenzione tuttavia non si ferma al vigneto, ma prosegue anche in cantina, dove il fattore umano non viene mai meno, come testimoniato dalle numerose generazioni di maître de caves che si sono alternate in cantina, a loro volta supportate da un team composto oggi da ben 4 enologi. A questo va aggiunto un elevato numero di collaboratori, a loro volta essenziali per gestire quel panorama di variabili enologiche, che Palmer & co. mette secondo tempi e modalità differenti in ognuna delle cuvée che compongono la propria gamma. Lo dimostrano non solo l’elevata quantità di vini di riserva, mai meno del 35%, impiegata le cuvées d’ingresso, ma anchele 3 soleras presenti in cantina, su tutte quella di Pinot Nero vinificato in rosso. Quest’ultima –‘inaugurata’ 40 anni fa- ornisce in particolar modo alla cuvée Rosé Solera un sapore unico e immediatamente riconoscibile, grazie ad un mariage equilibratissimo tra note fruttate rosse e delicatezze speziate