Nelle sfide ci vuole fede. Deve averne avuta tanta António José da Silvia quando decise di acquistare un’azienda di vino fortificato appena dopo l’avvento della fillossera. Nonostante questo grande ostacolo insieme al genero volle ripristinare subito i vigneti, rinnovando al tempo stesso la cantina. A questo aggiunsero il coraggio, unica azienda di Porto, di dichiarare il millesimo, così si dice quando una cantina decide di produrre il proprio Porto vintage, nel 1931. Un’annata molto particolare, in quanto prodotta dopo gli anni commercialmente durissimi dovuti alla crisi del 1929. Oggi la cantina, di proprietà di AXA Millesimes, porta avanti lo spirito intraprendente del fondatore, grazie anche ad una serie di ‘assicurazioni’ produttive, rappresentate da terreni di matrice scistosa in posizioni in molti casi eccellenti, che occupano una superficie totale di poco meno di 150 ettari. A questo si aggiungono le piante del vigneto Nacional, composto da parcelle pre-fillossera, da cui ricavare 200 casse di Porto, ma non tutti gli anni. La classe di Quinta do Noval si manifesta anche con la produzione di vini secchi. Etichette ottenute dal classico mix di varietà da cui deriva il Porto, ma anche altre in cui il monovitigno (Syrah, Touriga Nacional e Petit Verdot) è unico protagonista.