La Nuova Zelanda è composta da due isole. In quella a sud, più fresca e probabilmente più vocata, si trova la zona di Marlborough, area in cui i coniugi Ibbotson dalla fine degli anni ’70 producono grandi etichette, specialmente a base di Sauvignon Blanc. Sempre a Marlborough, ma questa volta negli anni ’90, acquistano l’azienda Saint Clair, così chiamata dal cognome (Sinclair) dei precedenti proprietari. Saint Clair è da tempo una delle migliori realtà vitivinicole della Nuova Zelanda, anche perché dotata di vigneti in diverse aree di entrambe le isole, per un totale di 160 ettari. I cru aziendali qui sono chiamati block. La maggior parte dei ‘block’ di Saint Clair è ‘occupato’ dal Sauvignon Blanc. sempre da questo vitigno ma da piante vecchie allevate nella valle di Wairau (distretto di Marlborough) deriva uno dei vini di riferimento di Saint Clair: Il Sauvignon Wairau Reserve. In cantina le etichette di Sauvignon Blanc, anche i top di gamma, sono vinificate in acciaio. Il legno, sia francese sia di rovere americano, fa la sua comparsa nell’iter produttivo dello Chardonnay e del Pinot Nero. L’azienda è stata una delle prime in Nuova Zelanda a introdurre il tappo a vite, chiusura ancora oggi utilizzata su tutta la gamma dei vini fermi.