Dopo Pauillac s’incontra Saint-Estèphe. Qui siamo molto vicino all’ultima parte del corso della Gironda, poco prima che il fiume si getti nell’Oceano. La zona è quindi condizionata da un clima marittimo molto accentuato. Questo aspetto insieme alla composizione dei terreni, anche qui prevalentemente caratterizzati da ghiaia mista a quarzo e sabbia, generano vini austeri, spesso dotati di un bagaglio tannico davvero ‘importante’. I vini di Saint-Estèphe, caratterizzati da una prevalenza di Cabernet Sauvignon nel blend, sanno invecchiare per periodi molto più lunghi rispetto alla media, già molto alta, dei vini di Bordeaux. Gli ettari totali di quest’area sono 1250. A Saint-Estèphe ci sono due Châteaux che sono classificati secondo la famosa ‘hit parade’ del 1855 come secondi cru. Si tratta di Château Montrose e Cos d’Estorunel. Entrambe queste due aziende hanno un’estensione vitata di circa 100 ettari, contro una media dell’areale di poco più di 15.

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